21.9.12

bologna-ischia-capri e ritorno







Voglio vestirmi solo di righe.
Voglio guardare ancora il sole che sparisce nel mare, perchè per qualche mese di sicuro non lo rivedrò.
Voglio mangiare il pesce ogni giorno e bere vino bianco a dispetto del mal di testa che immancabilmente mi aspetterà la mattina dopo.
Voglio percorrere ogni stradina, ogni vicolo, la via Krupp. Ai piedi i miei sandali bianchi, bassi, di cuoio, allacciati tutti intorno alla caviglia. Molto "Capri style".
Voglio fare tante foto, nella speranza che qualcuna venga anche lontanamente accettabile ed in grado di trasmettere quello che i miei occhi stanno vedendo.
Voglio sdraiarmi al sole e chiacchierare con le mie amiche, magari di niente...perchè no.
Voglio salutare l'estate e dirle che mi manca già.
Voglio crogiolarmi alle terme, scaldarmi, coccolarmi.
Voglio godermi il viaggio in treno, anche quello del ritorno, da sola. Io, la musica, il paesaggio che scorre e le righe di un libro.
Perchè io i viaggi in treno li adoro.








20.9.12

animals from Namibia



"Nella savana sono gli umani ad essere in gabbia, non gli animali."
Intrappolati nelle nostre macchine, con il permesso di aprire solo il finestrino, ci siamo avventurati in questo mondo meraviglioso.
Un mondo dove l'unica legge che conta è quella della natura, ma questo lo sapete già.
Un mondo dove i leopardi dormono sugli alberi come se fossero grandi gatti, dove i leoni ti passano ad un metro con l'eleganza che caratterizza i re, quelli veri, dove le zebre si abbracciano, dove gli elefantini giocano con la sabbia, poi con l'acqua e poi ancora con la sabbia.
Un mondo dove convivono giraffe, gnu, rinoceronti, springbok, struzzi e tanti, tantissimi altri animali.
Noi, umani, dentro al loro ambiente, alle loro vite, un pò intomoriti, un pò meravigliati, molto curiosi ed emozionati.


























17.9.12

people from Namibia



12 differenti etnie.
8 turisti "quasi per caso".
15 giorni.
1000 affascinanti sfaccettature di questa meravigliosa terra.

People from Namibia.


























11.9.12

resoconto di una serata




1) esperimenti in cucina. Stranamente riusciti. Orgogliosa.
2) crema, ovunque. Spalmata insieme all'ormai immancabile Huile de Beauté. Perchè coccolarsi è importante nelle serate casalinghe
3) post-it sparsi in apparente disordine, proprio come i miei pensieri
4) foto, foto e ancora foto. Del viaggio appena finito. E un breve passaggio perlustrativo nei siti di Zara e Cos, che noi fashion addict perdiamo il pelo ma non il vizio.
5) candela accesa, profumo nell'aria
6) gocce di profumo anche sul cuscino, al fico, per crogiolarmi ancora un pò nell'estate
7) quella sorta di inquietudine che mi fa pensare ad un nuovo viaggio già dal primo momento in cui ritorno a casa. Come una bilancia in cui all'inizio tutto il peso è nel viaggio appena concluso, poi lentamente si sposta verso il piatto delle nuove avventure e, passando per un momento di equilibrio, ecco che il piatto del viaggio finito si trasforma in ricordi ed emozioni che si sedimentano, e lascia spazio al nuovo. Per continuare ad arricchirsi
8) quella stessa inquietudine che mi fa accumulare continuamente progetti nuovi, idee, pensieri, obiettivi e qualche piccola follia
9) in tv non c'è niente, come sempre, libro in mano e pc alla mia destra
10) e non dimentichiamo la musica, non è serata senza di lei. David Bowie tutta la vita. Ma ieri sera l'ho tradito con i Foo Fighters, nello specifico Walk. Una, due, tante volte. Energia pura.











10.9.12

lo sguardo all'infinito




Là dove ll'affermazione "in un'altro mondo" calza a pennello.
Là dove la sabbia è l'elemento predominante e, credetemi quando vi dico che nulla ha il potere di infilarsi in ogni angolo quanto lei.
Là dove lo sguardo si allena continunamente a guardare all'infinito.
Là dove lo spettacolo della natura è forte e prepotentemente bello.
Là dove l'oceano e le dune si incontrano, togliendoti il fiato.
Là dove ogni tramonto sembra il più bello e poi arriva quello del giorno dopo.
Là dove il paesaggio è trasformista e sa reinventarsi dopo ogni curva.
Là dove le emozioni arrivano nel profondo, dove ti ritrovi a pensare "questa è una delle più belle giornate della mia vita".
Là dove spesso non ci sono parole e nemmeno fotografie che possano realmente esprimere ciò che si vede, ciò che si sente, perchè come spesso accade l'unico modo per assaporare davvero un luogo è andarci, tuffarsi dentro a piedi pari e viverlo.



Tutto questo è, per me, la Namibia.