La settimana scorsa, a Firenze, sono passata davanti ad un atelier dove si fanno ancora i cappelli a mano. E' bastato un attimo, un rapido sguardo all'interno, l'immagine di un uomo che stava cucendo a mano un cappello di paglia...ed è stato amore a prima vista.
Sembrava di essere in un'altra epoca, in un'altra dimensione, in un mondo fatto di tessuti, paglie, fiori, forme di legno, pizzi, nastri, fantasia e tanta manualità.
I cappelli sono il nuovo oggetto del desiderio.
Basta il cappello giusto per trasformare il sapore di un look, per renderlo più completo, più ricercato. Senza dimenticare che sono anche utili, con il caldo di questi giorni, ci proteggono dal sole, d'inverno ci salvano dal gelo e da inevitabili raffreddori! Ma soprattutto sono belli, anzi bellissimi.
E le cappelliere sono oggetti esteticamente meravigliosi, con la capacità di evocare immagini di totale raffinatezza ed eleganza.
p.s.: l'atelier si chiama Antonio Gatto Atelier
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Avrei voluto rimanere qualche giorno in più a Firenze un mese fa... fra i cappelli, le borse e le scarpe, non avrei saputo cosa comprare!
RispondiEliminaE' una città "pericolosissima" per lo shopping!
RispondiEliminaCiao Simona, grazie per il commento. meravigliosa la foto del modello con la maglia a righe. Te la rubo. Piacciono anche a me i cappelli ma non riesco a indossarli... ogni volta che ci provo mi sento fuoriluogo. Non lo so come mai ma mi sento sempre troppo osservato con un cappello in testa (invece con le pellicce leopardate no... capisci a mme!!!!) :-P.
RispondiEliminaio ci sono riuscita con il tempo, pian piano mi sono abituata! :-)
RispondiEliminaSono riuscita a trovare il panama!!!!!!!!!! yay :)
RispondiElimina@lela: è un acquisto riuscitissimo!!!! io lo uso un sacco.
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