3.8.12

time to holiday




Non so voi, ma io chiudo la porta del blog e vado in vacanza.
Mi aspettano i colori, i profumi, le persone ed i paesaggi della namibia.
Chissà se sarò presa nel vortice del mal d'africa, ma temo fortemente di si.

A chi le vacanze le ha già fatte, a chi sta contando le ore ed i minuti che lo separano dalla partenza ed a chi invece dovrà pazientare ancora un pò...l'augurio di sentire tutte quelle emozioni che solo un viaggio sa dare.







2.8.12

time to picnic



Una bicicletta ed un abito fantasia.
Un lungo vestito a fiori primaverili, una gonna stampata, un abito tartan e una cintura di cuoio, cotone bianco e shorts come se piovessero, grandi borse di paglia, righe, pois, infradito e sandali bassi, vestiti di pizzo, magari sangallo, denim che si mescola con tessuti più romantici, panama, tricot ed all star.
Perchè, oggi ve lo devo proprio confessare, il mio primo desiderio non è quello di essere in ufficio.
Vorrei prendere la mia bicicletta, un cestino pieno di deliziose cose da mangiare ed ottimo vino da bere, indossare indifferentemente uno o più dei vestiti elencati un attimo fa, stendermi in un prato, apparecchiare e gustarmi tutto. Il relax, la lettura, l'ombra di un albero, i pensieri leggeri, il picnic.
Tanto per iniziare a calarmi nell'aria vacanziera, che non vorrei proprio farmi trovare impreparata.















1.8.12

back again



Sapete come si dice nella mia città quando ci si accorge in ritardo di qualcosa?
"ma arrivi dopo la puzza"!
A mia difesa posso dire che non è che non mi sono accorda del loro ritorno...semplicemente ancora non le ho digerite.
Ora attirerò le ire degli estimatori ma a me le espadrillas proprio non convincono.
Carine da vedere in fotografia, ai miei occhi perdono tutto il loro fascino quando si indossano.
E' vero, sono comode, anzi comodissime.
E' vero, sono belle nella versione colorata, a pois, a righe, di pizzo (valentino docet), o nelle versioni più couture. Ma io, per il momento, ho deciso di lasciarle indossare alle altre.
Resterò alla finestra, guardinga, per vedere se durante il loro percorso saranno capaci di farmi innamorare follemente.
Che nella vita non si sa mai.










31.7.12

l'arte di saper fare la valigia




Continuando con la rassegna delle arti che non vengono, a torto, considerate tali, come fare a non menzionare la tanto desiderata arte di saper fare la valigia.
Argomento davvero scottante visto il periodo.
Anni di viaggi, di avventure, di partenze programmate e di partenze improvvise, di quelle in cui non hai nemmeno il tempo di realizzare dove stai andando che già ti ritrovi davanti all'armadio che sembra più vuoto che mai.
Ma soprattutto anni di interrogativi, errori e valigie portate da sola mi hanno insegnato a ridurre al minimo il bagaglio. Ma non pensate al nulla, ad una valigia vuota, sto sempre parlando del minimo dal punto di vista di una donna...
Perchè certe cose non possono assolutamente mancare.
Nel beauty tutto è taglia viaggio, e se non trovo i miei prodotti preferiti in quella dimensione, vado da "santo" Sephora e mi procuro i loro meravigliosi barattoli da riempire. Io al mio huile de beauté di Carita ed alla crema per i piedi proprio non voglio rinunciare nemmeno in mezzo al deserto.
Ricordate che spesso alcune delle cose che indossate alla sera possono essere indossate anche il giorno dopo. Così si abbassa il numero degli indumenti che faranno solo un bel viaggio senza avere l'onore di essere indossati e si fa lavorare la fantasia per dare un tocco diverso a quel che si indossa due volte.
Non rinunciate a cinture e bijoux, pass-partout per cambiare il nostro look con un pizzico di furbizia. Ed occupano pochissimo spazio!
Le scarpe: non servono tutte quelle che avete, credetemi. E se lo dico io che ormai ho perso il conto di quante ne ho, potete fidarvi.
Pensate a casa agli abbinamenti dei colori, non avrete sorprese sgradite o grattacapi irrisolvibili.
Una camicia bianca ed un vestito nero vi risolveranno ben più di una giornata e con la giusta collana anche ben più di una serata.
Un piccolo sapone da bucato e un kit da cucito, di quelli tascabili, possono essere una vera ancora di salvezza.
Guardare il clima della vostra meta prima di partire aiuta sempre. E ve lo dico io che invece ho imparato a farlo da poco.
Ed infine la regola numero uno, quella imprescindibile: la valigia va fatta avendo ben presente dove state andando. Per farvi un esempio, niente tacco 12 quando la meta è un safari. Non vi servirà, potete starne certe.
E poi si è molto più chic con un abbigliamento davvero adatto alla vacanza.





27.7.12

inizia il conto alla rovescia


Ci siamo.
Diamo inizio al conto alla rovescia dei giorni che ci separano dalle vacanze.
Rigeneranti, riposanti, spensierate.
Questo fine settimana il tempo ci regalerà un altro assaggio dell'estate, quella calda davvero.


SABATO





Ed è proprio quando le temperature aumentano che io non riesco a rinunciare ad uno dei miei look prediletti: il total white.
Il cotone fresco sulla mia pelle, il bianco che regala ulteriore luce all'abbronzatura, quell'aria d'estate, di sole, di cicale, di mare.




Nella versione abito o pantalone.



DOMENICA


HAPPY WEEK-END!

25.7.12

un desiderio




Prima o poi dormirò in un faro.
Magari non esattamente quello di un quadro di Edward Hopper, o forse si, chi lo sa.













23.7.12

l'inverno che verrà: celo-manca

Velvet ed il suo decalogo dei must-have per l'inverno che verrà.
Non sia mai che ci facciamo trovare impreparate.

Con largo anticipo, ecco il temuto elenco e le mie risposte.

1) il vestito da sera, lungo e da galà: manca. Iniziamo bene...
2) la borsa, o più precisamente la doctor bag: celo. Ma qui gioco in casa.
3) il chiodo e tutte le sue interpretazioni: celo. Rosso.
4) il look neo-romantico, cioè reinterpretiamo le ballerine: celo. D'altra parte sono o non sono l'ultima delle romantiche?
5) il nuovo tailleur, il tre pezzi (giacca, gonna e pantalone): manca. Nel senso che tutti tre insieme non sono così sicura di volerli indossare. Due alla volta invece si. Ma potrei anche cambiare idea nel corso dell'inverno.
6) il cocco: celo. Nelle borse, nelle scarpe e nelle cinture. Ah, dimenticavo, anche in un braccialetto.
7) la gonna, di pelle ma non mini: celo. Ben due, vintage (nel senso che provengono dall'armadio della vicina di casa di mia mamma, che stava per buttarle via).
8) il little black dress: celo. In questo caso ben più di uno. Con lui non si sbaglia mai, ma questo lo sapete già.
9) le scarpe, meno futuristiche e più portabili: celo. La mia scarpiera trabocca.
10) il cappotto, spettacolare e ad effetto: celo. Ma ne vorrei uno rosso da aggiungere alla mia collezione privata.

Mentre corro ai ripari per tutto quello che manca, aspetto il decalogo di Vogue.